18 APR 2025
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Bekeart, ribadito il no all'utilizzo di ammortizzatori sociali: Regione convoca unità di crisi

La multinazionale ha ribadito di non voler utilizzare le ultime settimane di cassa integrazione e di voler proseguire il licenziamento. Regione Toscana e politica non ci stanno

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Bekeart Bekeart © Regione Toscana
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La multinazionale Bekaert nella mattina di ieri (18 febbraio, ndr), al tavolo tecnico presso Arti, ha ribadito il ‘no’ all’utilizzo delle residue 8 settimane di cassa integrazione Covid previste in Legge finanziaria e la volontà di procedere al licenziamento collettivo di 112 lavoratori.

Immediata è partita la convocazione dell’Unità di crisi il prossimo 23 febbraio e del tavolo tecnico per il 24, ultimo giorno utile per chiudere la procedura di licenziamento collettivo. Al tavolo tecnico la Regione aveva chiesto l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, la cassa Convid, la sospensione della procedura di licenziamento collettivo e l’attivazione immediata di un tavolo con il Mise.

Solidarietà ai lavoratori da parte di Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani delegato al lavoro e alle crisi aziendali, che comprende la decisione dei sindacati di non firmare il licenziamento e afferma: “Quella dell’azienda è una decisione irrazionale, Bekaert aveva preannunciato il ricorso ai licenziamenti collettivi per la scadenza degli ammortizzatori covid, che però ora sono prorogati. La multinazionale non avrebbe alcun costo e si guadagnerebbe tempo per cercare altre soluzioni per il sito”.

Subito sono giunte anche le dichiarazioni di Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana: “Una delle tante conseguenze della caduta del governo Conte è anche l’interruzione dei percorsi di reindustrializzazione delle tante aziende in crisi nel nostro paese: una di queste è la Bekaert di Figline Valdarno.” “L’appello lanciato dai 100 lavoratori della Bekaert al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al nuovo Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è più che legittimo - osserva Galletti e attacca - Le manie di grandezza di un partitino al 2% come Italia Viva hanno frenato, non solo la Toscana, ma un intero Paese, in lotta contro gli effetti devastanti della pandemia e di una crisi economica senza precedenti."

“Lega Toscana è vicina agli operai ex Bekaert e, d’intesa con il neo ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, farà di tutto per salvare oltre cento famiglie dalla rovina economica causata da decenni di mancate scelte sulla politica industriale da parte di chi governa la nostra regione”, ha invece commentato la consigliera regionale Elisa Tozzi, eletta nel Valdarno fiorentino. “Ho già chiesto e ottenuto dal nostro commissario regionale, onorevole Mario Lolini, di rappresentare la gravità del problema al Mise – spiega Tozzi - e di spiegare al neo ministro per lo sviluppo economico Giorgetti che la Toscana ha bisogno, al di là del gravissimo caso specifico, di un netto cambio di passo generale sulle politiche industriali e sulla loro pianificazione, rispetto al vuoto pneumatico sul tema offerto in questi anni da chi, in verità, il sostegno alle attività produttive non lo ha mai praticato, per ignoranza e pregiudizio ideologico”.
 

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