
Giampaolo Giannelli, mugellano e Coordinatore regionale dell'unione degli Istriani esprime soddisfazione:
Esprimiamo soddisfazione per la mozione approvata il 27 gennaio, in maniera unanime, dal consiglio comunale di Vicchio, ed i relativi impegni assunti, legati al Giorno del Ricordo. La mozione, come spesso accade in questi casi, è stata frutto di un faticoso e lungo compromesso, ma il risultato è comunque complessivamente positivo; un particolare ringraziamento va a Samantha Latona, capogruppo di "Alleanza per Vicchio", sia per averla presentata che per aver partecipato all'iter di approvazione.
Nella mozione si prende atto che il Giorno del Ricordo è una solennità civile italiana, istituita con legge dello Stato n. 92 del 2004, atta a “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” e che le complesse vicende legate al confine orientale hanno portato all'esodo tra 250.000 e 350.000 italiani e alla morte di migliaia di nostri connazionali infoibati.
Inoltre, ritenuto che "ogni comune, nello spirito della legge istitutiva del Giorno del Ricordo, debba promuovere ogni iniziativa volta a tramandare la memoria della tragedia dei nostri connazionali, secondo quanto disposto dall’art. 1 della legge 92 del 2004, Il consiglio comunale di Vicchio impegna ’amministrazione comunale ad approntare il 10 febbraio, e/o nei giorni immediatamente precedenti o successivi, un' iniziativa simbolica tesa a celebrare degnamente il sacrificio di tutte le vittime civili del pluridecennale periodo di tensione etnica e militare nella triangolo friulano-giuliano- dalmata, a sollecitare le istituzioni scolastiche affinché si facciano promotrici di percorsi culturali tesi alla conoscenza della memoria storica e a concordare per il futuro, assieme al Consiglio Comunale, successive iniziative di più ampio respiro, come un dibattito pubblico con la presenza di storici *capaci di raccontare la complessa realtà del confine orientale italiano*, quando l’emergenza pandemica consentirà nuovamente iniziative in presenza.
Una mozione quindi che ha messo insieme sensibilità diverse, frutto di compromesso, ma che va comunque nella giusta direzione; quella di dare valore ed importanza al 10 febbraio, Giorno del Ricordo, affinchè la legge n. 92 del 2004 sia davvero solennità civile condivisa e non un elemento divisivo tra le varie parti politiche.
Giampaolo Giannelli. Coordinatore regionale Toscana Unione degli Istriani
Eleonora d’aquitania
Speriamo che la scuola non diventi luogo di propaganda . A scuola si studiano si dovrebbe studiare la storia non eventi slegati e decontestualizzati solo per propaganda. Speriamo.