Il Comune di Firenzuola, e i suoi cittadini, non si sono mai opposti pregiudizialmente alla realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo del paese e per la sua collocazione geografica hanno dovuto subire negli ultimi anni la costruzione della Variante di Valico e della TAV, nonché l’apertura sul proprio territorio della cava del Sasso di Castro, unico sito estrattivo indispensabile per la realizzazione delle predette opere. Nel 2000 il Comune di Firenzuola ha accettato, nonostante i cittadini avessero espresso parere negativo raccogliendo più di 2000 firme, a seguito della grande emergenza rifiuti che stava interessando Firenze e tutti i comuni della Piana, di aprire la discarica“ Il Pago” che dista circa 1 km in linea d’aria dal capoluogo; dal 2000 al 2015 sono stati versati nei 4 lotti aperti circa 1.200.000 tonnellate di rifiuti prodotti dai Comuni dell’area Fiorentina. Tale apertura è stata accettata temporaneamente solo per consentire di costruire il Termovalorizzatore nel territorio del comune di Sesto Fiorentino, che avrebbe consentito all’ATO Centro di chiudere il ciclo dei rifiuti.
Successivamente, nel 2012, l’ATO TOSCANA CENTRO, introdusse nel Piano interprovinciale e successivamente venne poi previsto anche dal Piano Regionale dei Rifiuti, la possibilità di un nuovo ampliamento della discarica, prevedendo i lotti 5 e 6, al fine di continuare a consentire ai Comuni della stessa ATO di smaltire i propri rifiuti nel Comune di Firenzuola, che tra l’altro non fa parte dell’ambito ottimale dell’ATO Toscana Centro
Nel 2018 la Società Hera S.p.A. ha richiesto alla Regione Toscana l’autorizzazione a riaprire la discarica per utilizzare il 5° lotto previsto, insieme ad un ulteriore 6° lotto, nel Piano Regionale dei Rifiuti.
Contro tale apertura si è espressa nuovamente tutta la popolazione e l’Amministrazione comunale ed è stato costituito anche il Comitato“ NO discarica il Pago”, a cui hanno aderito moltissimi Firenzuolini. Nonostante ciò, la Regione Toscana nel 2018 ha concesso l’autorizzazione all’apertura del 5° lotto.
Il 5° lotto della discarica ha una capacità di stoccaggio di rifiuti di circa 220.000 tonnellate; mentre per il 6° lotto sono previsti ulteriori 600.000 metri cubi corrispondenti a circa 400.000 tonnellate di rifiuti.
Occorre anche tenere presente che nel Piano Regionale dei rifiuti attualmente in essere è individuato come obiettivo prioritario, entro il 2020, quello di ridurre da 4 (esistenti al 2013) a 1 (tra quelle di maggiore capacità) le discariche esistenti nel territorio dell’ATO Toscana centro; è previsto inoltre che “le discariche in esaurimento non saranno oggetto di ulteriori ampliamenti”.
Per quanto riguarda il Piano d’Ambito, redatto dall’Autorità d’Ambito Toscana Centro per il periodo 2014 – 2020, ugualmente in esso viene espressamente affermato che “si chiuderanno, tra il 2014 ed il 2021, tutte le discariche presenti nei 70 comuni di ATO Toscana Centro”; anche rispetto al Piano d’Ambito, dunque, la riapertura e l’ampliamento della discarica Il Pago, risultano in aperto contrasto.
Anche il nuovo piano dei rifiuti previsto dalla Deliberazione del Consiglio Regionale della Toscana n.68 del 29 settembre 2023 “Piano Regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati-Piano regionale dell’economia circolare” prevede una drastica riduzione dei rifiuti per arrivare alla percentuale del 10% da portare in discarica entro il 2030 e la chiusura progressiva delle discariche stesse a seguito della messa in funzione dei nuovi impianti di riciclaggio.
Tale impostazione rispecchia le direttive europee che prevedono espressamente come obiettivo primario e fondamentale la chiusura delle discariche.
Ad oggi il 5° loto della discarica “Il Pago“di Firenzuola è in fase di esaurimento; ciò dovrebbe avvenire indicativamente entro il primo semestre del 2024.
Esaurito tale lotto il timore dei cittadini di Firenzuola è che la Regione Toscana possa autorizzare anche l’apertura del 6° lotto ancora previsto nel vigente Piano Regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati (PRB) e nel Piano interprovinciale dell’ATO Centro.
Va inoltre considerato che:
-La zona dove è collocato il 6° lotto oggetto di possibile apertura, ricade in un'area facente parte di quelle a “maggior naturalità dell’ex Provincia di Firenze” o classificata come “nodo degli agroecosistemi”, oppure con “valore storico- testimoniale molto elevato”, o ancora con “valori naturalistici” da conservare e tutelare;
- Se la discarica, per qualunque causa, disgraziatamente dovesse inquinare il fiume Diaterna che scorre accanto alla discarica stessa, ne deriverebbe un gravissimo danno ambientale per Firenzuola e tutti i comuni della Romagna attraversati dallo stesso;
-Il comune di Firenzuola e classificato come zona sismica di 2° grado, quindi soggetta a terremoti abbastanza forti che in qualunque momento potrebbero anche riguardare la zona della discarica;
-l’area dove è collocata la discarica è soggetta a movimenti franosi che potrebbero anche interessare pericolosamente la stessa;
-l’apertura del 6° lotto con la capienza di 400.000 mc richiederebbe l’uso di migliaia di camion che dovrebbero percorre tra i 100 e i 200 km per portare i rifiuti a Firenzuola producendo un grandissimo inquinamento e costituirebbero un gravissimo pericolo alla circolazione stradale dovendo attraversare anche strade di montagna molto strette e piene di curve;
- L’apertura del 6° lotto violerebbe infine anche il prioritario principio dell’autosufficienza e prossimità all’ATO Centro, cioè di smaltimento e recupero dei rifiuti nei luoghi prossimi a quelli di produzione degli stessi, al fine di favorire anche la riduzione del movimento dei rifiuti che sono causa di inquinamento, disposto dal Nuovo Piano Regionale dei Rifiuti di cui in oggetto, nonché le specifiche direttive in materia dell’Unione Europea;
Contro la possibilità di apertura del 6° lotto della discarica si sono espressi nuovamente sia l’Amministrazione comunale di Firenzuola che l’Unione Montana dei Comuni del Mugello approvando specifiche delibere con le quali viene chiesto che dal Piano Regionale dei Rifiuti sia espressamente previsto l’esclusione di qualsiasi possibilità di aprire il 6° lotto della discarica.
Infine contro l’apertura del 6 lotto si sono espressi con specifici atti amministrativi sia il Consiglio regionale della toscana con deliberazione n. 1204 del 27 marzo 2018, sia la 4 Commissione ambiente del Consiglio Regionale mozione 122 del 21 luglio 2021; ugualmente anche L’Assessore “all’ambiente, all’economia circolare, alla difesa del suolo, lavori pubblici e alla protezione civile “ Monia Monni ha più volte affermato con atti scritti la volontà della regione di non aprire il 6° lotto della discarica “ Il Pago “ di Firenzuola.
Oggi l’unica strada che il Comune di Firenzuola può percorrere per uscire dalla crisi economica che ha colpito duramente l’economia del nostro territorio, solo nel settore della pietra serena gli addetti sono scesi da 220 a poco più di 50, è quella della tutela e della valorizzazione delle sue risorse naturali attraverso lo sviluppo turistico, ambientale, agricoltura biologica e di qualità; già si sono ottenuti su questa nuova strada importanti risultati nel turismo, nell’agriturismo e nell’agricoltura di qualità: Mukki latte Mugello, il nuovo stabilimento per la lavorazione del farro, zootecnia da carne. La sciagurata riapertura della discarica, dopo quattro anni dalla sua chiusura, e la previsione di un 5° lotto già attivo e la previsione di un 6° lotto che potrebbe essere aperto comprometterebbe questa unica speranza in grado di risollevare le sorti economiche della comunità.
Pertanto, sulla base delle predette osservazioni, gli Amici della Terra club di Firenzuola chiedono che:
Il 6° lotto della discarica “ Il Pago “ di Firenzuola venga espressamente escluso dal “PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI E BONIFICA DEI SITI INQUINATI- PIANO REGIONALE DELL’ECONOMIA CIRCOLARE”, di cui alla deliberazione del Consiglio Regionale della Toscana n.68 del 29 settembre 2023 e che venga formalmente esplicito che la stessa discarica, una volta esaurite le volumetrie
del 5° lotto pari a circa 220.000 mc di rifiuti, venga definitivamente chiusa e mai più riaperta, osservando le previste disposizioni normative in materia ambientale, rispettando così la volontà di tutta la popolazione di Firenzuola.
Firenzuola, 4 DICEMBRE 2023 GLI AMICI DELLA TERRA CLUB DI FIRENZUOLA LA PRESIDENTE
EVA GALEOTTI