11 APR 2025
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Borgo e la Tasi. Riflessione dei Cinque Stelle...

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Borgo e la Tasi. Riflessione dei Cinque Stelle... Borgo e la Tasi. Riflessione dei Cinque Stelle... © n.c.
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Ecco in versione integrale la nota dei Cinque Stelle di Borgo San Lorenzo, relativa a tassazione e alla modulazione della Tasi, aliquote e molto altro. La nota che riceviamo e pubblichiamo

Il termine per i Comuni per approvare le aliquote TASI è scaduto e si possono fare le prime valutazioni. Il Corriere della Sera, in una sua analisi, ipotizza che la TASI sia più onerosa dell'IMU per le famiglie che abitano case con basse rendite catastali e con bassi redditi. Sembra che questo sia proprio quello che è successo a Borgo San Lorenzo. Limitandosi solo alla TASI,  l’aliquota base è fissata al 2,9 per mille. È prevista un’aliquota allo zero per mille per alcune situazioni fra cui le case franate di Panicaglia. Sono previsti due tipi di detrazione: 40 euro per le abitazioni in classe catastale A03-A04 (escluse le abitazioni civili A02) e 40 euro per ogni figlio minorenne. Quale sarà l’impatto per i cittadini?
  • In primo luogo occorre dire che la TASI C'E', concetto che non deve essere dato per scontato. Non a caso è passata sottotraccia la notizia che a Scarperia e San Piero non è stata imposta la TASI né sulle prime né sulle seconde case grazie agli introiti del bonus per la fusione. Questa scelta passerà a breve al vaglio della sentenza della Cassazione per i risarcimenti danni milionari (da 11 a 13) chiesti per gli espropri della Pianvallico ma per adesso porta benefici. Forse il Movimento 5 Stelle non sbagliava quando in campagna elettorale, unico fra tutte le liste, proponeva il “Comune Unico Del Mugello”.
  • In secondo luogo, occorre dire che la TASI diviene “UNIVERSALE”. Se l’IMU prima casa, con l’aliquota al 5 per mille, come era a Borgo, e con la detrazione di € 200 fissi per unità immobiliare, permetteva di sfuggire all’imposta con una rendita catastale inferiore a € 238, adesso con la nuova aliquota e la detrazione di 40 euro per le abitazioni meno pregiate saranno esenti solo le unità immobiliari con rendita catastale inferiore a € 82: difficile immaginare che ne esistano molte.
  • In terzo luogo la TASI A BORGO PESA MAGGIORMENTE SULLE UNITÀ IMMOBILIARI CON RENDITE IMMOBILIARI BASSE E RISCHIA DI ESSERE REGRESSIVA: in mancanza di figli, l'aumento di imposta su un appartamento con rendita catastale di € 250 è di circa 71 euro, (in precedenza non pagava l'IMU prima casa perchè assorbita dallo sgravio) contro un aumento di € 36 di uno con rendita catastale di € 350 ed un aumento di  € 41 per uno con rendita catastale di € 450.
  • Le DETRAZIONI SONO ASSAI MODESTE E NON TENGONO CONTO DEL REDDITO FAMILIARE: sono di 40 euro per le sole abitazioni A03 e A04 e di soli 40 euro per i figli minorenni (l'IMU prevedeva uno sgravio di € 50 per i figli conviventi fino a 26 anni).
  • Si prevede L'ALIQUOTA 0% (QUINDI L'ESENZIONE) PER GLI IMMOBILI MERCE, VALE A DIRE IMMOBILI COSTRUITI DA SOCIETÀ IMMOBILIARI ma ancora non venduti: un bel regalo ai poteri forti, visto che l'unica strategia di sviluppo economico che la Giunta pare avere è quella della cementificazione ad oltranza del territorio per riscuotere gli oneri di urbanizzazione;
  • Insieme all'aumento allo 0,60% dell'IMU sulle prime case di livello superiore (A01-08-09) e ad una rimodulazione delle altre aliquote IMU, SEMBRA CHE I CETI MEDI E MEDIO BASSI SARANNO QUELLI PIÙ COLPITI DALLA MANOVRA FISCALE DEL COMUNE.
 Le nostre valutazioni politiche sono chiare: La scelta della Giunta Omoboni si omologa a quella di tanti (ma non tutti) sindaci di sinistra di “piangere” per i tagli dei trasferimenti statali (come se fosse un accidente della natura e non una decisione del governo sostenuto dai partiti del PD e PSI che compongono anche questa Giunta) e di procedere solo attraverso un aumento progressivo della pressione fiscale. Non si sente mai parlare di una ristrutturazione della spesa comunale che pure, di fronte ai livelli raggiunti dalla crisi, sarebbe doverosa e necessaria. Come mai? Perché di fronte alla rigidità del bilancio comunale, occorrerebbe andare ad attaccare il sistema di appalti, concessioni e trasferimenti (Publiambiente, Publiacqua, Casa Spa, Società della Salute, Unione dei Comuni, associazioni varie, ecc.) che ingessa il bilancio comunale e priva di reale potere decisionale i sindaci, fra l'altro gli unici soggetti che sarebbero stati eletti dai cittadini ed il cui ruolo dovrebbe esser potenziato e non svilito. Una scelta diversa (rinegoziazione degli accordi e abbassamento delle tasse) è stata fatta in altri comuni anche a noi vicini ma evidentemente richiede una determinazione ed una forza politica che non paiono per adesso assistere il “Nuovo Inizio” con cui Omoboni si è proposto ai cittadini, vista anche la sfiducia nutrita nei suoi confronti dal PD mugellano che pare avere steso un “cordone sanitario” intorno al capoluogo piazzando i “suoi veri sindaci” negli enti di secondo livello.
  • Questo accanimento fiscale, che si scarica soprattutto sui ceti medi e medio-bassi ormai visti come risorsa da spolpare per la spesa pubblica, dà però luogo a rischi anche per il Comune: avere una casa non significa, di questi giorni, avere anche i soldi per pagare la tassa sulla casa. Da qui un aumento della morosità (bilancio 2013: IMU accertata ma ancora da riscuotere € 328.000). Insistere su una strada che vede nella casa un facile “bancomat” per finanziare la spesa incontrollata può portare a tendere a possibili rischi finanziari per il Comune che, in caso di alta morosità, non sarà in grado di avere il denaro liquido per i propri adempimenti.
  • Per una volta lasciamo da parte l’evasione fiscale: è impossibile evadere IMU e TASI, si può solo non pagarla ma il Comune lo saprà subito, e allora che farà? Lascerà perdere scaricando il peso sui contribuenti solvibili come già avviene con la Tares? O pignorerà le case dei cittadini insolventi tramite Equitalia?
  Nel corso del dibattito in Consiglio Comunale, il Movimento 5 Stelle si è opposto alle delibere proposte dalla Giunta e ha votata (unico altro gruppo) gli emendamenti proposti dalla Consigliera Masini che avrebbero ridotto il peso fiscale sul ceto medio e sui bassi redditi. Tutti gli emendamenti sono stati bocciati dalla maggioranza che si assume così la piena responsabilità di una manovra che impoverirà il tessuto sociale ed economico locale.   L'attenzione si sposta adesso sul bilancio preventivo 2014 che arriverà in Consiglio la prossima settimana e che costituirà la prima prova dei fatti per ambizioni e potenzialità della Giunta Omoboni.        

 

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