11 APR 2025
OK!Firenze

Cafaggiolo. Parla il comitato: «Il Mugello sta dalla nostra parte»

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Cafaggiolo. Parla il comitato: «Il Mugello sta dalla nostra parte» Cafaggiolo. Parla il comitato: «Il Mugello sta dalla nostra parte» © n.c.
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Su OK!Mugello parla giusto Chiaracane, rappresentante dei cittadini di San Giusto: «Ci sono molte probabilità che la Regione approfondisca la nostra proposta. Una proposta di buon senso, nell’interesse della collettività, con un notevole riduzione dei costi, senza alcun impatto ambientale gravoso». La proposta, dice Giusto Chiaracane – direttore della SOD chirurgia spalla e arto superiore dell'azienda ospedaliera-universitaria di Careggi e rappresentante del Comitato di San Giusto e Fortuna (vicino Scarperia) – è una delle tre presentate dal gruppo di cittadini per contrastare il progetto di variante della SR 65, promosso - inizialmente - dalla Regione, e pianificato dalla Lowenstein Srl. Un tracciato lontano dal complesso, destinato, però, a salire sul monte Beccai, con un dislivello intorno al 6%, e a far nascere problemi legati al flusso dei veicoli (22mila al giorno, di cui 2500 pesanti). Nondimeno, l’imprenditore svizzero-argentino considera l’operazione necessaria per rilanciare la villa medicea di Cafaggiolo – liberando l’area dal traffico - e farne così una struttura (di lusso) turistico-ricettiva. Struttura che vale un investimento da 170 milioni di euro. Il comitato, allora, ha agito di conseguenza: passando dalle proteste alle proposte. E la terza, appunto, alla sinistra della Sieve, consentirebbe di evitare il monte, sviluppandosi nel fondo valle con un andamento più rettilineo, pianeggiante, e con una lunghezza inferiore di circa 500 mt. Il 15 febbraio scorso, la Conferenza dei servizi, con tutti gli attori istituzionali intorno a un tavolo, si è riunita; ascoltando e (forse) accogliendo le istanze della cittadinanza. Per l’esito finale non è possibile indicare tempi certi. Una volta presa la decisione, comunque, questa verrà comunicata all’Unione montana del Mugello, incaricata per la progettazione. La Regione Toscana – che ha già versato nelle casse dell’Unione 100mila euro – ha previsto di destinare alla manovra 9 milioni in totale. La battaglia per la strada del castello, tuttavia, a questo punto, potrà o stemperarsi in un compromesso tra pubblico e privato, o inasprirsi. Chiaracane, intanto, spiega a Ok!Mugello come e perché, per il Comitato, la direzione (del tracciato e della politica) dovrebbe essere una: quella nell’interesse dei mugellani. Qui i dettagli dei progetti Se il vostro suggerimento passasse, quello del tracciato n. 3, non ci sarebbero impedimenti per Lowenstein, giusto? «No. Secondo noi non solo sarebbe una soluzione molta vantaggiosa, ma permetterebbe di preservare la visibilità della villa per tutti. E quindi di quello che dalla villa nascerà. Ora, la visibilità dovrebbe essere l’anima del commercio, no? Che le persone possano vedere quanto si vuole realizzare dovrebbe essere di interesse proprio dello stesso Lowenstein. Evidentemente non è (o non era) così. Si vorrebbe garantire la massima tranquillità per il posto: e quindi l’isolamento della struttura deviando la strada sul monte Beccai. Anche a costo di impatti negativi sul territorio, però». C’è stata una presa di posizione forte da parte vostra. E fino adesso siete riusciti a smuovere le acque. «Credo che il Comitato sia arrivato, rispetto a un discorso tecnico, di presentazione e illustrazioni dei progetti, addirittura prima della Lowestein Srl: a cui, però, era stata data piena disponibilità. Non c’erano alternative. Invece, attivandoci, e marcando stretti i comuni di Scarperia e Barberino, siamo riusciti a farci sentire. A questo punto ritengo che il primo progetto in discussione sia il nostro. E anzi vorrei fare un appello alla Regione». Quale? «Rivolgendomi in particolare al Presidente Rossi, devo ringraziare la Regione Toscana per la sensibilità dimostrata nell’averci dato l'opportunità di essere ascoltati. Ora, però, la Regione ha il dovere di verificare se gli investimenti di Lowenstein a Cafaggiolo certifichino realmente, concretamente una ricaduta in termini economici e occupazionali sul Mugello». Lei dice, insomma: si è discusso tanto della strada, ma che il Mugello abbia da guadagnare con l’intera operazione di Lowenstein non è ancora certo. E non va dato per scontato. «Non possiamo spostare una strada e spendere denaro pubblico senza garanzie. La politica deve dare sicurezze alla comunità. Gli eventuali vantaggi di questa operazione per il territorio, dopo che effettivamente si accerti e si certifichi che vantaggi vi siano (e per diversi milioni di euro), andrebbero blindati nei confronti dell'imprenditore anche con fideiussorie bancarie di notevole entità. Prima di qualunque autorizzazione per cambiare il tragitto della strada, quindi, bisognerebbe capire se dietro ci sia un' idea che faccia gli interessi del Mugello. Lo sostengo da rappresentante del Comitato, sì, ma prima di tutto, direi, da cittadino». Avete trovato solidarietà per questo scontro? Il Comitato riguarda una piccola frazione di poche persone, in fondo. «Per prima cosa abbiamo coinvolto, e si sono dimostrati interessati, Legambiente nazionale e regionale. Per quanto riguardo i mugellani, poi, ci hanno dato e ci stanno dando molta solidarietà. Quotidianamente veniamo contattati da chi vuole spronarci, incoraggiarci. L’ultimo fatto che ci sta dando da pensare, tuttavia, è perché da svariati mesi la villa di Cafaggiolo sia avvolta da un grande ponteggio, una grande impalcatura». E perché? «Sembra si stia trattando il castello come un bene privato che ci si deve abituare a non osservare. Inviterei la proprietà, gli uffici tecnici dell’amministrazione di Barberino e la sovrintendenza a chiarire la situazione. E la Regione si ricordi: fidarsi è bene non fidarsi è meglio. Qui, nel Mugello, la gente vuole continuare a viaggiare nella valle, ammirare il castello (un patrimonio dell’Unesco), e capire se questo investimento sia un’opportunità o meno».

 

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Commenti 2
  • Cafaggiolo, la resa dei conti? Ecco il verbale dei tecnici ~ OK!Mugello

    […] Ok!Mugello aveva pubblicato (qui) le planimetrie e i dettagli delle tre proposte del comitato. E (qui sotto) ora pubblica anche il verbale integrale della Conferenza dei servizi. Con una premessa: il terzo suggerimento del comitato, come si ricava dalla lettura seguente, sembra essere nettamente in vantaggio rispetto agli altri. Come peraltro aveva anticipato dal dottor Giusto Chiaracane in unintervista (qui). […]

    rispondi a Cafaggiolo, la resa dei conti? Ecco il verbale dei tecnici ~ OK!Mugello
    dom 2 aprile 2017 08:01
  • Gianlorenzo Biagini

    Prmai quel tratto di strada lo percorro 2 volte al giono (giorni lavorativi) per circa 210 giorni e dal lontano 1986, quindi la casa con "l'osso di balena" e il castello di Cafaggiolo li ho visti erivisti, ma da quando il "miliardario" ha rifatto il tetto NON so vedono piu' movimenti che fanno pensare a ristrutturazioni interne del magnifico castello. Anzi il semaforo segnalato per entrata e uscita mezzi pesanti NON e' MAI entrato in funzione. Che il "tizio" abbia preso dei finanziamenti e che sia scappato con il "malloppo" sottobraccio??? L'Italia e' piena di questi "furbetti". I Comuni e la Regione ci diano una risposta convincente prima di spostare il tracciato stradale attuale, in fondo sono QUATTRINI dei CITTADINI a essere spesi e per cosa??? Tracciato lungo la Sieve a valle e' il migliore in tutti i sensi ammeno che non girino gia' delle buste gialle!!!!

    rispondi a Gianlorenzo Biagini
    sab 11 marzo 2017 09:13