Spiega il sindaco di Dicomano, Stefano Passiatore:
Da giovedì i lavoratori sono a casa su indicazione dell'azienda (che ha nel frattempo avviato la procedura di licenziamento collettivo) causa difficoltà con l'agenzia delle entrate. Le difficoltà, così mi è stato riferito e così si legge anche in alcune dichiarazioni, sono legate agli ultimi due anni di attività. La chiusura mi sento di dire che non è certo imputabile ai costi delle bollette o al rincaro dei materiali... magari, perché se fosse così la risoluzione sarebbe anche più semplice. Evitiamo quindi di semplificare, per fini diversi, una questione che viene da lontano e che si profila abbastanza complessa.
Domani alle 15.30 in Sala Consiliare, insieme ai sindacati CGIL e CISL e al Consigliere per le crisi aziendali per la Regione Toscana Valerio Fabiani, incontreremo i lavoratori per fare il punto con loro con particolare riferimento agli ammortizzatori sociali che possono essere attivati per le prossime settimane e mesi. Questo servirà per capire che prospettive ci sono per la piena rioccupazione dei dipendenti e per la tutale dell'occupazione nel nostro Comune.
Personalmente, come per gli altri soggetti coinvolti, faremo di tutto per salvaguardare l'occupazione e se possibile anche l'azienda. Non è il momento di puntare il dito contro qualcuno... al momento vedo tante vittime di questa vicenda. Lavoriamo assieme perché si possa arrivare velocemente ad una soluzione che metta al sicuro coloro che hanno perso il lavoro.
Invito tutti a manifestare vicinanza ma senza "sfruttare" questa vicenda. L'unico interesse è il lavoro, nessun altro.
In merito pubblichiamo anche la posizione della lista Dicomano Che Verrà:
Pur non conoscendo le cause della dolorosa vicenda Ledal Bag, tutto questo ci impone di porre ancora una volta l'attenzione non solo sul difficile momento che tutte le aziende stanno attraversando in questo periodo ma anche sulle numerose criticità della filiera della pelle, ampiamente note".
"Uno dei pochi settori quello della pelle" continua Laura Barlotti "che sia stato in grado di restare in piedi e ben legato al territorio e che si è sempre contraddistinto per il proprio sapere fare artigiano, promuovendo un'intera regione.
Una filiera pero' piu' volte attenzionata anche dalla Regione Toscana, proprio per la sua importanza, con una serie di azioni tese a promuoverne legalità, trasparenza e sostenibilità"
"Per questo" prosegue Barlotti "gli imprenditori che si comportano correttamente e responsabilmente non possono finire penalizzati e strozzati da margini sempre piu' all'osso per non essere spiazzati dalla concorrenza, una concorrenza oramai non solo spietata ma anche sempre piu' evoluta, di aziende non sempre in regola e disposte a lavorare a costi ridottissimi"
"Se crediamo nella responsabilità sociale di impresa allora dobbiamo fare in modo che al di là delle certificazioni, istituzioni, associazioni di categoria, sindacati e grandi marchi, in modo condiviso, siano fattivamente in prima linea, per promuovere tali politiche e vigilare sul loro rispetto.
"Piena vicinanza alla proprietà e a tutti i dipendenti con l'auspicio che si attivino da subito tutti gli ammortizzatori e i percorsi previsti e che le competenze acquisite possano offrire loro una pronta e adeguata ricollocazione. Al contempo sarebbe opportuno attivarsi affinchè il nostro territorio comunale possa offrire comunque al piu' presto altre opportunità occupazionali incentivando in modo importante proprio in questo difficile momento, anche da parte dell'amministrazione comunale, le nuove aziende e quelle in difficoltà"