
Figuriamoci se il caldo torrido ha frenato gli Alpini! Quando mai! Erano in molti domenica 6 agosto 2017, a Casaglia piccola, alpestre e ultima frazione di Borgo San Lorenzo sui contrafforti appenninici, con i loro familiari, in occasione della ventesima tradizionale festa delle penne nere, ottimamente organizzata dal Gruppo Alpini di Borgo San Lorenzo. Nonostante alcuni impegni non siamo voluti mancare a questo evento, a questa tradizionale appuntamento, semplice ma di grandi significati sociali, cristiani, umani e non per ultimo patriottici, che gli alpini riescono sempre a trasmettere, così com’è stato per tanti anni in quel di Casaglia, i cui pochi abitanti rimasti, sono ben orgogliosi di mantenere vivi quei valori di italianità vicini al monumento nella piazzetta centrale dove sono scolpiti i nomi dei loro Caduti della Prima Guerra Mondiale e della Seconda e dove 365 giorni l’anno – come ci ha detto un casagliese – sventola il tricolore. State tranquilli, aggiungiamo noi, che nessuno a Casaglia ha la scarsa intelligenza e l’altrettanta scarsa educazione civica di mettersi a sedere sul monumento mangiando, fumando, bevendo, lasciando una infinità di immondizia come purtroppo accade in diversi luoghi in primis – e ci dispiace tanto dirlo ma è la verità -, come avviene al Monumento di Borgo San Lorenzo, quelle delle vittime civili in piazza del Poggio e non per ultimo quella della Resistenza in piazza Martiri della Libertà. Detto questo senza timori reverenziali per nessuno, la cronaca ci ricorda che dopo l’ammassamento e l’alza bandiera si è svolta all’interno della Chiesa di San Pietro in Vincolis, officiante don Bruno Malavolti con il suo immancabile cappello alpino, parroco di Casaglia e Crespino sul Lamone, la Santa Messa in suffragio di tutti i caduti delle guerre, accompagnata dal Coro Alpino del Mugello diretto da Paolo Martelli; quando la Messa era alla Comunione don Bruno mentre si portava davanti al popolo è caduto accidentalmente con le particole cadute sul pavimento. Fortunatamente don Bruno non si è fatto niente e così la cerimonia è potuta terminare fra gli applausi delle persone presenti. Dopo La cerimonia religiosa si è formato il corteo con in testa la Banda Musicale di Marradi-Popolano, e dopo un breve giro per Casaglia si è posizionato davanti al Monumento. Fra le autorità presenti ricordiamo il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni, con due graduati della Polizia Municipale Marco Bambi e Leonardo Giovannini, il Maresciallo dei carabinieri di Ronta Santo Balestrieri con alcuni militi, Girolamo Bartoloni responsabile della Protezione Civile, l’associazione dei carabinieri in congedo, oltre naturalmente a tanti congiunti degli alpini presenti. Dopo i saluti e i ringraziamenti di Giuseppe Tronconi, capo gruppo degli Alpini di Borgo San Lorenzo, casagliese “doc”, che ha ringraziato vivamente tutti coloro che si sono adoprati per la buona riuscita di questa festa, il sindaco Omoboni ha ricordato i loro sacrifici fino alla morte per la libertà e la democrazia della Patria, per i loro alti valori, sempre ben saldi nella mente, nel cuore e nelle coscienze, la loro italianità, la loro fede verso il tricolore, la cristianità, sempre presenti in tutti i posti dove c’è bisogno della loro presenza (vedi il terremoto ad Amatrice ed Accumuli etc, etc), ringraziando tutti i gruppi presenti i quali hanno poi ricevuto dalle mani di Giuseppe Tronconi un piccolo opuscolo in ricordo del ventesimo anniversario. Fra gli altri erano presenti i Gruppi Alpini di Marradi, Tredozio, Casola Val Senio, Faenza, Brisighella, Castel San Pietro, Falterona, Firenzuola, San Piero a Sieve, Barberino, Palazzuolo sul Senio, Vicchio, Montale, Vernio e Scarperia. Dopo un piccolo canto inedito del Gruppo Alpini di Brisighella, scritto dall’eroico Maggiore Bosi di Ravenna, quindi l’ammaina bandiera ed alcuni brani della Banda Musicale, gli alpini con i loro famigliari,circa 300 persone, si sono portati nello spazio dietro la scuola di Casaglia, per consumare in piena allegria un rancio alpino. Infine in questa occasione è stato possibile visitare, in un edificio accanto alla chiesa, una mostra di materiale bellico inerente alla II° Guerra Mondiale, ritrovati in quel territorio. A Dio piacendo arrivederci all’anno prossimo. Foto 2. La corona d’alloro è stata collocata ai piedi della Stele in pietra Foto 3. Don Bruno Malavolti parroco di Casaglia e Crespino durante la Santa Messa Foto 4. Un momento della cerimonia davanti al monumento con le autorità civili e militari Foto 5. L’intervento del sindaco Paolo Omoboni Foto 6. Il piccolo Museo di reperti bellici a Casaglia. (Foto cronaca A. Giovannini)
LUIGI
Ben detto
MARIA
VIVA GLI ALPINI