10 APR 2025
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Il Mugello e la Casa di Giotto in onda su Rai 1

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Il Mugello e la Casa di Giotto in onda su Rai 1 Il Mugello e la Casa di Giotto in onda su Rai 1 © n.c.
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Come abbiamo scritto diverse volte , quando ci capita di avere la fortuna di visionare alcuni servizi televisivi dove sono impegnati personaggi mugellani, che parlano di storia, arte, cultura, folclore, cristianità, gastronomia, sport e quant’altro cerchiamo di catturare qualche immagine e seguire ovviamente la trasmissione. L’altro giorno abbiamo visto Luisanna Messeri con Antonella Clerici a parlare di tortelli del Mugello, poi Vittorio Sgarbi nel ricordare la magnificenza del Busto di Donatello raffigurante San Lorenzo portato via con la truffa dalla Pieve di Borgo San Lorenzo, i tre giovani ragazzi di Borgo, Scarperia e Barberino che furono prim’attori nella trasmissione condotta da Amadeus, il sapone mugellano di Filippo Carlà Campa etc,etc. Questa volta (sabato scorso 22 ottobre 2016), sempre Rai 1 ha mandato in onda un bellissimo documentario sulle bellezze storiche, culturali e architettoniche di Firenze, spostandosi poi in alcuni territori in provincia e fra questi anche il Mugello. Dobbiamo dire, che finalmente anche se le immagini sono abbastanza brevi, che rispetto ad altre trasmissioni di altrettante emittenti televisive (vedi fra l’ altro “La Sette” due anni orsono che fu di una povertà e di una scarsezza puerile), i racconti e le scene sul Mugello sono state molto belle, interessanti, profonde in tutti i campi e in tutti i settori. Vedi il paesaggio, la storia, il folclore, la cultura, la tradizione, c’era anche l’autodromo Internazionale del Mugello a Scarperia - e non poteva esser diversamente – fra le diverse parentesi ecco anche la storia di Fido, ormai assurto in campo mondiale con la simpatica esibizione dell’amico Francesco Fuligni noto cantautore e stornellatore mugellano accompagnato dalla chitarra da Jacopo Landi. Abbiamo avuto il tempo anche di fotografare sul video, oltre al Fuligni i volti simpatici dell’amico Paolo Marini (giornalista, storico, appassionato dell’arte mugellana, collaboratore del Sito Web Ok!Mugello) e Giuliano Paladini (bravo ed apprezzato artista e da diversi anni presidente dell’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico”, i quali hanno davvero tenuto alto il buon nome del Sommo Artista e del luogo, il Mugello, dove vide la luce. Il giorno prima, come scritto in altro articolo, eravamo al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze ad assistere all’inaugurazione della mostra di Donatello e del Verrocchio. Con il primo, il Mugello, Borgo San Lorenzo e la sua antichissima Pieve, erano in “pool position” come si dice in gergo motoristico davanti ad una miriade di TV nazionali, regionali e provinciali oltre a tante testate di altro livello informativo. Di tutto questo ne siamo felici. Speriamo che portino frutti. Le foto che abbiamo scattato sono di una scarsa visibilità, ma va bene così. Resta la realtà di una buona trasmissione molto seguita su tutto il territorio nazionale. Infine e non per ultimo, il 30 dicembre del 2014, (qualcuno con giusta ragione dirà: fresche l’ova!!), durante una evento davanti alla statua di Giotto con la Giunta Comunale borghigiana, Francesco Fuligni accompagnato alla chitarra dagli amici, cantò una sua composizione dedicata a Fido. Per un insieme di cose, compreso la distrazione e la valanga di notizie che ci giungono sul nostro tavolo, questo pezzo che scrivemmo non è mai stato pubblicato. Questa volta non ce la facciamo scappare visto che la composizione è stata cantata in Rai; ecco il testo dedicato al cane di Luco, di Borgo San Lorenzo, del Mugello, della Toscana, d’Italia, d’Europa del Mondo:

UNA “CANTATA” PER FIDO

Lo scorso martedi 30 dicembre 2014, si è svolta a Borgo San Lorenzo, in occasione del 71° Anniversario del bombardamento aereo del 30 dicembre 1943, una semplice cerimonia in piazza Dante, per inaugurare un piccolo cippo in pietra, collocato accanto alla statua in bronzo di Fido, con una scritta che ricorda la storia di questo cane fedele. Infatti si ricorda che il suo padrone, Carlo Soriani di Luco di Mugello, morì sotto il bombardamento aereo unitamente ad altre 108 persone, in quel nefasto  giovedi del 30 dicembre 1943, proprio nel momento in cui stava uscendo, durante l’intervallo lavorativo, dalle Fornaci Brunori. Da quel giorno queste cane andava tutti i giorni in piazza a Luco ad attendere il suo padrone e questo per oltre dieci anni (morì nel 1958), ma non prima che il Comune di Borgo San Lorenzo gli dedicò un monumento con una semplice frase “ A Fido esempio di fedeltà”. Questo brevissimo preambolo per ricordare che al termine della cerimonia, il noto, bravo e stimato cantautore di Luco di Mugello, Francesco Fuligni (voce) accompagnato da Giacomo Tagliaferri (chitarra), ha eseguito una “cantata” per Fido, che è stata molto apprezzata e naturalmente applaudita. Abbiamo chiesto all’amico Francesco se potevamo pubblicarla e una volta ottenuto il suo assenso ecco in esclusiva la “Cantata” di Francesco Fuligni al cane più conosciuto nel mondo.

“ –  A Luco di Mugello, successe un fatto triste, di cronaca paesana da inchiostro e da riviste/ un uomo che andava tutti i giorni a lavorare, partì con la corriera senza più tornare/ il resto sono giorni appesi al calendario,che guardano negli occhi un cane solitario/ che solo se ne stava abbracciando il marciapiede, come l’ultimo soldato che morì ma non si arrese/ perché il tempo passa e tu lo vuoi fermare, l’unica cosa certa è aspettare / perché il tempo passa e tu lo vuoi fermare, l’unica cosa certa è aspettare/ e aspettò l’inverno coperto dalla brina, vedrai che adesso tutto torna come prima/ e aspettò tenace le altre stagioni, il resto dei suoi anni gonfio di emozioni/ e poi per dire il vero mischiò con la distanza, su quel tratto di strada tutta la speranza/ di incontrare Carlo e lì ricominciare, a vivere la vita se no che ci stiamo a fare/ perché il tempo passa e non lo puoi fermare,l’unica cosa certa è aspettare / perché il tempo passa  e non lo puoi fermare, l’unica cosa è aspettare/ di questa triste storia c’è chi non ne sa nulla, chi dice l’è vera, chi dice l’è una burla/ ma in bocca al fatto e a quel destino crudele, rimane Fido l’amico fedele –“.

Una nota aggiuntiva. Eravamo nel 1953 quando il Carnevali, vecchio infermiere dell’Ospedale di Luco di Mugello, raccontò questa storia ad Amilcare Giovannini, all’epoca corrispondente de La Nazione, chiedendogli di scrivere un articolo. Giovannini si recò diverse sere nella piazzetta di Luco per osservare con i propri occhi il cane attendere il pulmann della Sita per vedere se c’era il suo padrone Carlo Soriani. Una volta accertata la vericidità del fatto, ecco per la prima volta pubblicata sul quotidiano fiorentino questa triste e incredibile storia: poi avvenne tutto il resto. 

 

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Commenti 2
  • ALDO GIOVANNINI

    Caro Paolo, ti ricordi che mazzo ci si fece quando venne la 7 con Vissani? Gli portammo a destra e manca, gli si apr la strada verso noti personaggi e in luoghi di grande importanza storica e artistica. Ci fecero le interviste etc,etc. Poi quando and in onda, di tutto quello che facemmo nemmeno l'ombra, solo una misera Fiat 500 in Malacoda e basta; senza un misero grazie. Se ricordi ti portai a casa poich eri stravolto dalla fatica. Qu invece stato tutt'altra cosa.Meno male. Ecco perch mi sono permesso di scrivere qualcosa. Ciao e alla prossima

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    mar 25 ottobre 2016 09:14
  • Paolo Marini

    Un ringraziamento pubblico all'amico Aldo, e una precisazione pure pubblica: abbiamo avuto a che fare con una troupe composta da persone serie, professionali e umanamente straordinarie. Lavorare con loro stata per tutti noi una esperienza memorabile. Paolo Marini

    rispondi a Paolo Marini
    mar 25 ottobre 2016 08:56