
Il 24 gennaio 2025, presso il Teatro Glue di Firenze, si è svolto l’evento “Quelli che il calcio… Storie di partite e calciatori nei campi di concentramento”, organizzato dall’U.S. Affrico in occasione della Giornata della Memoria. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comitato Regionale Toscana L.N.D., l’A.N.E.D. Firenze e l’Unione Nazionale Veterani dello Sport, ha visto la partecipazione di ospiti di spicco come Letizia Perini, assessora allo sport del Comune di Firenze, e Paolo Mangini, presidente del Comitato Regionale Toscana L.N.D.
Valeria Pisacchi, presidente dell’U.S. Affrico, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di eventi che uniscono memoria e sport. L’assessora Perini ha invitato i giovani a riflettere sull’uguaglianza, mentre Paolo Mangini ha condiviso una toccante storia familiare legata alla deportazione.
Tiziano Lanzini ha guidato il pubblico attraverso un viaggio storico-sportivo, mostrando immagini e video che testimoniano come anche nei campi di concentramento il calcio fosse un simbolo di umanità. Tra i racconti spicca la storia dei deportati polacchi che, ad Auschwitz, giocavano a calcio la domenica, un gesto di normalità in un contesto di estrema disumanità.
Paolo Allegretti ha concluso l’evento ricordando la storia di Antonio Ceseri, un giovane deportato sopravvissuto all’orrore di un campo di concentramento in Germania. La sua vicenda, fatta di coraggio e resilienza, è un monito a preservare la memoria per le generazioni future. Allegretti ha sottolineato l’importanza di testimonianze come quella di Ceseri, che, nonostante le difficoltà, scelse di condividere il suo passato per dare voce a chi non poteva farlo.