Sta crescendo in questi giorni l’attenzione e la preoccupazione di molte famiglie per le difficoltà di accesso alle residenze sanitarie delle persone anziane non autosufficienti. Una situazione di crescente difficoltà se si considera che nell’ASL Toscana Centro risulta già impegnato il 97% delle quote sanitarie assegnate. Di fatto significa che gli accessi ordinari avvengono solo sui posti che si liberano.
Senza dimenticare che gli accessi nelle residenze per anziani con assegnazione della quota sanitaria avvengono in condizioni di salute di alta gravità. In questo quadro le RSA vivono una trasformazione importante con impegni crescenti di natura sanitaria, questo si inserisce, con gli attuali ospiti presenti nelle strutture, in un quadro di difficoltà rispetto alle dotazioni organiche presenti nelle RSA sia come numero di lavoratori e lavoratrici presenti sia come tipologia di professionisti presenti rispetto alle reali esigenze degli ospiti presenti nelle strutture.
Il mutamento della demografia del paese e dei nostri territori richiede un ripensamento profondo dei servizi per le persone anziane, dagli interventi domiciari alla residenze. La legge quadro nazionale sulla non autosufficienza, dopo l’approvazione, è letteralmente scomparsa dall’agenda e dalle iniziative del governo, mentre interventi e risorse regionali, per quanto fondamentali, non sono più adeguati ai nuovi bisogni di cure eassistenza. Occorrono quindi interventi straordinari urgenti insieme ad una visione di prospettiva che parta dalle trasformazioni avvenute nella condizione della popolazione anziana. Fonte testo Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze